
Andrea Bellavita
francophile, franc bourgeois e francamente non serio (e me ne infischio), dopo una (tarda) giovinezza dedicata allo studio più alto e rigoroso, mi converto in maturità al pop più sfrenato, oscenamente pop, porno pop. ne scrivo (a tratti) su FilmTv, Segnocinema, Doppiozero, L’Officiel. lo insegno all’università. principalmente lo guardo (cinema e tv), lo leggo (comics, ma non graphic novel), lo ascolto. non lo gioco: non ho tempo.
C’è qualcosa di affascinante e bessoniano nel percorso di ri-educazione di Veronica Gentili a Mediaset, tra Nikita, Léon e Anna. Il primo passo trasformativo, da attrice a opinionista politica (per non farmi bastonare: a giornalista)...
«Vous n’avez rien contre la jeunesse?», «Si, moi j’aime bien les vieux». Ne ho iniziati e riempiti di corsivi con Belmondo e Fino all’ultimo respiro, essenzialmente perché preferisco i vecchi. E non sono il solo, perché il nostro è un paese per vecchi, con una...
Avvertenza: questo è un Black Mirror pop-hoolista. Ne capitano, e mi danno un piacere matto, come i tormentoni estivi. Il problema sarebbe quantomai free, perché pop, anche se da anni de(re?)legato al mondo pay, e pure streaming, ovvero: come faremo a vedere tutto il calcio...
Raz Degan andrà al Grande fratello VIP? Al netto del chissenefrega assoluto (in assenza di un’elezione anticipata o di un rimpasto di governo, il toto-reality et similia sembra l’unico sport estivo nazionale, insieme al calciomercato, che quest’anno è bleso),...
Anche le Olimpiadi di Tokyo hanno avuto la loro fine, e la loro chiusura, rituale. La cerimonia di chiusura, al pari di mille altri particolari di questa edizione surreale, spezzettata, a distanza, funestata dall’assenza e onorata dall’eccedenza (per noi: di medaglie), ha...
LE 24 ORE DI LE MANS di Lee H. Katzin [1971]
Le 24 ore di Le Mans, ovvero, nella vulgata, «uno dei più bei film di macchine della storia del cinema», o meglio ancora «una stringente testimonianza su una delle gare automobilistiche più famose del circuito...
MTV ha compiuto 40 anni. E li dimostra tutti. Il 1° agosto del 1981 debuttava negli Usa come primo canale tematico musicale dedicato al pubblico giovanile. Il primo videoclip trasmesso fu Video Killed the Radio Star dei Buggles, gruppo (e pezzo) ampiamente...
ESTATE VIOLENTA di Valerio Zurlini [1959]
Comunque vi si entri, il primo capolavoro convinto di Zurlini si apre con lo sguardo di chi ha capito la vita e il cinema. Se non fosse per il titolo non lo si ricorderebbe come un film di spiaggia. Eppure esso inizia...
Il consumo di queste strane Olimpiadi di Tokyo sottovuoto - di pubblico, ma anche pneumatico, come un groppo in gola di ansia costante - è stato quantomeno bizzarro da parte di chi scrive. Prima di tutto perché, neanche il tempo di finire la cerimonia di apertura, mi sono...
Una delle forme ermeneutiche più rappresentative della contemporaneità è lo “spiegato bene” di “Il Post”, insieme format(o) giornalistico, espressione identitaria, posizione sul mondo. Si possono “spiegare bene” il coronavirus e il MES, il vaccino e la crisi di Hong Kong, ma anche il finale di...
Chiuda subito il giornale chi non conosce Scene da un matrimonio ! Ma no! Non il film di Ingmar Bergman (che pure, in origine, era stato pensato come una serie tv), e nemmeno il remake per HBO con Jessica Chastain e Oscar Isaac che arriverà in autunno. Sto parlando del...
Senza contingenze fauste e infauste, la notizia della stagione televisiva estiva sarebbe stata, da settimane, l’avvicendamento tra Luca Telese e Concita De Gregorio alla conduzione di In onda, su La7. Concita non permette a nessuno di essere appelé par prénom...
Se si è così strenuamente abusato dei termini “diva” e “divina” nelle commemorazioni funebri di Raffaella Carrà, è perché intorno a lei si è stabilito, dagli anni 70 a oggi, un vero e proprio culto: un culto orfico. Raffaella è l’Orfeo contemporaneo. Dai natali divini (le muse...
C’è un momento dell’anno che i feticisti del ...
La vicenda di Alfredino Rampi ha segnato la storia sociale e culturale del nostro paese. Non tanto (e solo) per il dramma, che è stato singolo, e singolare, ma non unico, quanto per l’esperienza mediale, la diretta Rai, la partecipazione collettiva. Qualcosa che, per la generazione di chi...
Non aspettatevi Oprah Winfrey, ma almeno è un po’ più pepato del salottino di Fabio Fazio: Belve è uno dei pochi programmi che in questa stagione han fatto parlare di sé. Francesca Fagnani incontra donne (e non solo) del mondo dello spettacolo e della politica e le...
Realizzata con le limitazioni della pandemia (nel settembre 2020), un’antologica sulle paure e le angosce del presente in una distopia iper-tecnologica: morte, malattia, epidemia, genitorialità... Un solo set e un solo attore, che dialoga con i suoi avatar (LEAH, TOM) o con...
Chissà cosa resterà di questo Euro 2020 (giocato nel 2021)... Sicuramente la faccia scocciata di Cristiano Ronaldo durante la conferenza stampa di presentazione della partita d’esordio del suo Portogallo. Gli hanno chiesto se lascerà la Juve? Se riuscirà a ripetere la vittoria...
Una docuserie da far vedere nelle scuole, da consigliare, far girare in modo virale, con un retrogusto discutibile. Partiamo dalla pars costruens: quello che The Me You Can’t See (creata da Oprah Winfrey e Harry Windsor e disponibile...
Gli UEFA Euro 2020 (che si disputano nel 2021) segnano un fondamentale salto generazionale, che non è soltanto quello dei giocatori: alla Rai arrivano i The Jackal e la Gialappa’s Band va su Twitch. Una roba da far venire i brividi (di piacere, di nostalgia, di onanismo teorico...
L’ha spiegato bene David Crane: «Volevamo solo raccontare una storia in cui un gruppo di amici fosse una famiglia». Dopo 27 anni (l’inizio) o 17 anni (la fine) o l’altro ieri (The Reunion, in replica su Sky e disponibile su Now), non...
Potrei esercitare un alibi, ricordando che almeno tre casi di cronaca (Alberto Genovese e la Terrazza Sentimento, Ciro Grillo & amici, Di Fazio e le benzodiazepine) tengono banco da mesi nei talk da prime time, e quindi occorre una riflessione seria sul discorso sociale a...
Non si finirà mai di celebrare abbastanza quel piccolo capolavoro di #Riccanza, quattro stagioni dal 2016 al 2019: in fondo è l’unico esempio di docureality della schiatta di Jersey Shore (più precisamente della sua versione rich, alla Made in...
I Måneskin mi hanno sempre divertito moltissimo, nonostante (o forse proprio per) l’ingenuità e la spocchia: e poi di cosa lamentarsi quando nel 99% dei brani dei giovani artisti italiani non si trova un giro di basso neanche a pagarlo? Sull’Eurofestival (anzi, Eurovision) i Baustelle hanno...
Ci sono diverse ragioni se, invece di parlare di programmi televisivi, continuiamo a copiare spudoratamente gli articoli del “Financial Times”: in primo luogo perché i programmi in onda sono deprimenti, poi perché quello che si muove a livello internazionale è destinato a cambiare la nostra...
Per chi non legge “Milano Finanza”: «L’unione fa la forza. Mediaset, dopo aver chiuso la querelle con Vivendi, vuole giocarsi il tutto per tutto per provare a conquistare il 48% del network francese M6, messo sul mercato dalla tedesca Bertelsmann, attraverso la controllata RTL. Così a...
Non penso di essere capace di gestire il cortocircuito, ma ci provo. Pio e Amedeo (che mi hanno fatto fare una figuraccia…), dopo due puntate talmente innocue da sembrare sgasate, fanno un monologo perfetto per farsi infilzare dall’isteria collettiva e così accade. Non capisco...
La prima stagione si apriva con uno dei più bei what if degli ultimi anni: e se i russi fossero arrivati sulla Luna prima degli americani? Ne seguiva un affascinante gioco di riscrittura degli anni 70, tra politica, identità nazionale e diritti civili, sempre più annacquato nelle trame...
«Felicissima sera… a tutte ‘sti signure ‘ncravattate». E in effetti lo è, incravattato, il programma, anche se i conduttori, Pio e Amedeo, si presentano scamiciati. Felicissima sera è lo show da prime time generalista di cui Mediaset aveva...